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"In una concatenazione di gioia e dolore, "Colui che viene" trascina con sé l'ombra dell'Apocalisse. Nel suo tingersi di religiosità intrisa di richiami buddisti. Donatella Bisutti traspone in poesia sentimenti esistenziali: è senso del sacro che recupera nella crocifissione di Cristo la vita di ogni uomo. "La vita è sogno inconsapevole / che attende di formarsi [...] ricchi della nostra morte quotidiana / nell'attesa di colui che viene". Dal molto parlare e disquisire sul sacro, emerge questa congerie di emozioni e sentenze la quale nel suo affocato crogiolo prepara il sigillo che la rende idonea a quel nome." (dalla nota di Mario Luzi).